"senza scopo di lucro" per le normative che regolano le associazioni, è il divieto di distribuire gli utili ai soci, stop, non che i costi devono solo coprire esclusivamente le spese

Concordo su tutta la linea. Ho corso a livello amatoriale per una decina di anni, ma ho smesso amareggiato nel vedere la brutta piega che l'ambiente aveva preso: una totale revisione della parola "amatoriale". Non era solo questione di doping, ma un po' tutto quanto da rivedere: troppi soldi, troppi professionisti (anche di nome), troppo tutto insomma.

Il gusto di pedalare 4:21 uno ce l’ha tutto l’anno quando si allena, togliere le classifiche delle gran fondo sarebbe un grosso errore e porterebbe solo gli amatori convinti a farle esclusivamente all’estero

Che tristezza, partecipare ad una gara barando. La voglia di apparire, di essere pubblicamente riconosciuti come migliori e più forti degli altri è davvero una delle peggiori disgrazie umane, che sta diventando sempre più evidente in ogni ambito, sportivo e non. Secondo me l'unica via è ciò che dicevi, avere la *certezza* di un controllo antidoping per i primi X classificati (a parte il costo, non c'è un motivo per non farlo). Insomma, o gareggi pulito e te la giochi onestamente oppure sevinci - o ti piazzi anche solo "bene" - sei squalificato, di sicuro, per un tempo ragionevole. Non che me ne importi nulla delle competizioni, io pedalo per il gusto di girare, e basta...

Alle STRADE BIANCHE BICI ASSISTITE FANNO CLASSIFICA ,LO SAPEVATE?