Tranquillanti - ansiolitici - benzodiazepine. Quando servono davvero e i rischi di abuso

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Күн бұрын

Affrontiamo oggi insieme al professor Andrea Fagiolini - professore Ordinario di Psichiatria presso l'Università di Siena e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Organi di Senso presso l'Azienda ospedaliero-universitaria Senese - un tema che pensiamo ricorrente nelle vite di chi soffre di ansia, panico e altri disturbi dell'umore: quello relativo all'utilizzo degli ansiolitici, in particolare quelli che appartengono alla classe delle benzodiazepine e che vengono popolarmente definiti tranquillanti. Sono farmaci molto usati, molto prescritti, che molti medici preferirebbero non utilizzare, mentre altri sono più possibilisti (a debite condizioni).
Quello che però sappiamo è che tanti li portano con sé, come amuleto e per sicurezza. Ed è molto difficile farne a meno, quando si inizia ad usarli, perché consentono spesso di gestire i momenti di difficoltà. Senza però offrire una reale soluzione terapeutica.

Пікірлер: 11

@lorenzolombardi3450 4 ай бұрын

Un uomo onesto! Complimenti per l intervista 😊

@letiziatodescato8911 Жыл бұрын

Complimenti per la chiarezza della spiegazione

@stopalpanico4750 Жыл бұрын

Grazie al nostro esperto. È una soddisfazione enorme dare informazioni chiare e coerenti.

@giusepperocco3297 Жыл бұрын

Grazie per questi chiarimenti importantissimi.

@stopalpanico4750 Жыл бұрын

Grazie a lei per averci dato un segnale della sua presenza sul canale. Sapere di essere stati utili è la motivazione principale del nostro impegno

@multyemily Жыл бұрын

Ho iniziato a scalare le benzodiazepine dopo tanti anni di uso utilizzando la lyrica. Finalmente non sono più dipendente dalla pilloletta. L’antidepressivo ( che gradualmente ho eliminato) non mi aveva fatto diminuire l’ansia cronica generalizzata, se non in un periodo iniziale di qualche mese.

@stopalpanico4750 Жыл бұрын

@@multyemily Come sempre le esperienze individuali sono la migliore testimonianza di come anche le terapie debbano essere personalizzate sulla base di un continuo confronto tra paziente e specialista, in un rapporto di fiducia reciproca. Ovviamente i "nostri", esperti parlano sulla base delle statistiche e dei grandi numeri. Ma dobbiamo sempre ricordare che ognuno di noi ha le sue specificità. È per questo che non dobbiamo mai pensare che il rimedio valido per il nostro amico sarà ottimo anche per noi. Ma non solo: lo psichiatra competente è anche quello che è in grado di effettuare cambi di terapia nel momento in cui il paziente non risponde in modo ottimale. A noi pazienti va la responsabilità di non accontentarci di "stare meglio" o allungare la catena dell'indipendenza. Dobbiamo fare il possibile per stare bene. nella piena consapevolezza della nostra stessa fragilità. E quindi senza sensi di colpa da un lato. O pretese miracolistiche dall'altro.

@emiliacristini3409 8 ай бұрын

@@stopalpanico4750😊

@lakyluu Жыл бұрын

prendo benzodiazepina da 23 anni a bassi dosaggi, l'errore che hanno commesso con me, è stato il NON scalare il farmaco e farmelo assumere in cronico quando era un ragazzino. diceva che provando a "toglierlo" stavo male, e certo, non scalavano gradualmente ma mi toglievano di botto mezza compressa. Adesso mi trovo veramente in difficoltà a toglierla, anche se sono 25 gocce, ma la cosa più SCANDALOSA è trovare psichiatri che ti dicono, " No tranquillo/a puoi prenderlo a vita. È ovvio che per più tempo lo prendi. più i sintomi di astinenza peggiorano quando cerchi di toglierla. Trovare persone competenti che ti aiutano in questo percorso è veramente difficile e frustrante, perchè sono pezzi di 100 o più € che sborsi per trovare qualcuno che ti aiuta in questa doppia trappola. All'inizio mi hanno risolto gli attacchi di panico, ma con il passare del tempo ho iniziato ad avere letargia problemi di concentrazione, problemi intestinali. l'ultimo specialista che ho visto, concordava con me di scalare, ma poi quando sono iniziato a stare male, mi a detto subito " torna a 50 gocce, ancora non sei pronto" , io non l'ho ascoltato e sono arrivato a 25 in 3 mesi, mentre a 20 gocce sento già l'astinenza. l'unico farmaco che non posso togliere è che mi aiuta è l'antidepressivo. Io ho la sindrome di tourette (lieve) , gli attacchi di panico sono finiti 2 decenni fa con questa terapia e sulla carta dovevo mantenere solo l'antidepressivo, il problema è che da ragazzino gli altri decidevano per me e mi hanno messo in una trappola, dove ancora posso salvarmi, ma credimi: è davvero difficile trovare lo psichiatra giusto, aggiornato, etico, che ti aiuti in questo percorso di disintossicazione. Grazie per il video, ho lasciato un like e iscritto al canale.

@stopalpanico4750 Жыл бұрын

Prima di tutto grazie per avere condiviso la testimonianza e anche per averci dato fiducia con il like e l'iscrizione. Purtroppo non siamo in grado di darti soluzioni perché non siamo medici ma, lo stesso, ti invitiamo a una riflessione: al di sotto di quel limite delle 20 gocce scatta un malessere da dipendenza fisica o psicologica? Non è che quelle 20 gocce sono una soglia che non riesci ad accettare psicologicamente più che fisicamente? Già chiarire questo con un esperto ti aiuterebbe molto a raggiungere i tuoi obiettivi. Un caro saluto e in bocca al lupo per tutto.

@lakyluu Жыл бұрын

@@stopalpanico4750adesso dopo diversi mesi posso dirti, dipendenza fisica. Sto male fisicamente, molto male, anche psicologicamente. Ho avuto crisi per una settimana, è stato terribile, ho dovuto riaumentare il dosaggio. Sono davvero triste, perché mi sento in trappola con le benzodiazepine, e i medici che le prescrivono a lungo termine sono dei criminali. Non so più come uscirne, perché come ti dicevo ho anche la sindrome di tourette, ansia e altri problemi. Fisicamente stai malissimo, ho visto come si muore, e ho perso anche kg. Il mio specialista mi ha detto : "tranquillo puoi farlo a vita a quel dosaggio". Io non ho parole. Sono più di uno che mi hanno detto così