Aspettando il condono

Quindi alla fin fine se venditore e compratore sono entrambi d'accordo alla compravendita pur con uno stato illegittimo dell'immobile il notao può procedere comunque all'atto? Da quello che dici semba di si e la rogna passa al compratore che dovrà sanare l'illecito se ne ha la volontà giusto?

sempre chiarissimo

Forse sono finiti i "tempi d'oro" anche per i notai? Quantomeno per quelli che rogitano sempre e comunque per fare cassa e purtroppo ce ne sono ancora, alla faccia del garante per lo stato Finché non mettono a loro una sanzione e responsabilità chiara cambierà poco

Se dall'attestazione dello stato legittimo si rileva una difformità urbanistica o edilizia non sanabile, l'atto può essere comunque redatto ? In questo caso l'acquirente accettando tale situazione si accolla tutte le conseguenze ? Grazie....

Ben venga una maggiore responsabilizzazione dei notai ma qui, a mio avviso, esiste una confusione di base generata da un susseguirsi di norme via via approvate nel corso degli anni. Da un lato la l. 47/85 ed il TUE hanno imposto l’obbligo negli atti tra vivi di far dichiarare alle parte alienante la conformità catastale allo stato di fatto e l’esistenza di un titolo edilizio dell’immobile con al seguito fior di giurisprudenza che dal 2019 -se non sbaglio- chiarisce che ai fini edilizi/urbanistici per la trasferibilità degli stessi è sufficiente la menzione del titolo edilizio senza che eventuali abusi successivi ne possano compromettere la trasferibilità. Basta avere un titolo edilizio riferito all’immobile oggetto di transazione poi se lo stesso è “un pò” diverso non importa, con buona pace dell’acquirente, più o meno inconsapevole. Poi nel 2020 spunta la norma sullo stato legittimo e sulle tolleranze che impone un precetto ma non la sanzione con la conseguenza di venire ignorata dai più. A me già sembra paradossale che un venditore possa attestare la regolarità catastale e semplicemente fare menzione del titolo edilizio dell’immobile che trasferisce, ora una norma che parrebbe essere un preludio “all’acqua di rose” di una sperata futura obbligatorietà di una due diligence redatta come si deve. Speriamo si faccia un po' di chiarezza. Scusate la lungaggine.

Alcuni notaio non scritturano

Chi li deve fare ? Se il giometra ti inganna?

Ho venduto un appartamento e il notaio della parte acquirente una giovane professionista ha preteso il certificato di conformità urbanistica malgrado lo stabile stava in un condominio ed era di recente costruzione. Quando siamo andati a ricomprare una casa singola anni 70 in un borgo di campagna il nostro notaio super esperto e uno dei più quotati della nostra zona non lo ha fatto. Adesso ci ritroviamo in mezzo ad un mare di guai avendo un tetto soffitta di 120 mq non conforme e da demolire. Il notaio non ha alcuna responsabilità. Quando sono andato ad informarlo ha avuto il coraggio di dire che nelle case costruite in quel periodo ci sono molte difformità ma noi non siamo tenuti a venire a controllare. Però gli 11500 euro che gli ho fatto per il passaggio quelli se l"e ' presi tanto bene. Per me è stato molto superficiale. Quella ragazza sua collega ha davvero tutelato il cliente e fatto il suo dovere.

Alla fine il notaio ti chiede una dichiarazione di conformità di un professionista,anche se per legge non è obbligatorio..Se poi c'è di mezzo il perito della banca allora , è impossibile che avvenga un rogito senza che vi sia la doppia conformità , urbanistica (più importante ) e catastale. Non è più come 10 anni addietro...Ora i notai stanno con le spalle al muro e pretendono la documentazione prima di procedere.

Allora buttiamo giù tutta l'Italia fra governo notai e tutte queste leggi le cse non si vedono più e non si compra